L’Unione europea ha annunciato, il 22 gennaio scorso, il suo quadro per il cambiamento climatico e gli obiettivi di consumo energetico da realizzare entro il 2030 , come parte della creazione di un’economia competitiva , sicura e a basse emissioni di carbonio.
I principali pilastri sono: una riduzione dell’emissione di gas serra (GHG) del 40% rispetto al 1990 , un obiettivo a livello UE vincolante per l’utilizzo di energie rinnovabili di almeno il 27% , un rilancio delle politiche di efficienza energetica , una nuova governance e una serie di nuovi indicatori per garantire un sistema competitivo e sicuro.
Questa comunicazione sarà discussa ed esaminata sia al Parlamento europeo che al Consiglio.
Il quadro è stato annunciato in una conferenza stampa a Bruxelles , durante la quale molte ONG si sono riunite per protestare contro gli obiettivi proposti .
“Vogliamo che l’obiettivo di riduzione delle emissioni sia aumentato al 55% . La proposta attuale è di circa il 40%, che secondo gli scienziati abbassa del 50% le possibilità di centrare l’obiettivo globale di limitare l’aumento delle temperature entro i 2 gradi centigradi” ha dichiarato Lies Craeynest, Oxfam EU Economic Justice Policy Advisor.
“Stiamo assistendo a un’enorme azione di lobby da parte delle grandi compagnie energetiche come EON, ENEL e simili, che cercano di proteggere i loro interessi nei combustibili fossili. Ma ciò di cui abbiamo bisogno in Europa è una trasformazione delle fonti energetiche” ha detto Joris Den Blanken, Greenpeace EU Climate policy director.